
Crediti
Scritto e interpretato da Francesco Zaccaro
Diretto da Ivano Picciallo
Scene Alessandra Solimene
Luci Joseph Geoffriau
Fotografie Anita Martorana
Organizzazione Sonia Polimeno
Produzione IAC Centro Arti Integrate / MALMAND teatro
Genere Teatro d’attore
Per un pubblico dai 16 anni in su
55 minuti
Il filo non è ciò che si immagina. Non è l’universo della leggerezza, dello spazio, del sorriso. È un mestiere. Sobrio, rude, scoraggiante.
[Philippe Petit]
Una sedia; una tomba; una montagnola di terra. Un testo dove tutto “sta scritto”: l’Amleto. Un’imperfetta ricostruzione del dramma Shakespeariano è necessaria perché l’attore arrivi a concludere il gioco, “togliersi il naso rosso”, a morire. Il personaggio muore, non l’uomo, che ha ancora qualcosa da dire alla madre defunta. È a lei, sulla sua tomba, che vomiterà addosso parole segrete, logorate dal buio, insudiciate dai troppi silenzi. Confessa.
Tutto questo «sembra», perché questo è recitabile. È la veste, o la scena, del dolore. Quello che è in me va oltre lo spettacolo. [Atto I, scena II]