Produzioni

I nostri spettacoli nascono da percorsi di ricerca di compagnia ma anche condivisi con l’esterno. 

Lavoriamo per arrivare ad un prodotto che sia espressione comune attraverso processi collettivi, sia con attori professionisti che con frequentatori del teatro. 

Le nostre produzioni raccontano temi significativi che riguardano la realtà contemporanea, con particolare riferimento alle implicazioni sociali.

Infanzia e primaria

Teatro d’attore non verbale
Età
: dai 5 ai 10 anni

È uno spettacolo sul dramma vissuto da tutte le bambine e tutti i bambini che vivono in luoghi di guerra, liberamente ispirato a “La crociata dei bambini” di Bertold Brecht.

Lo spettacolo inizia con un incontro inaspettato, un soldato, risvegliatosi dopo un bombardamento sotto polvere e macerie, incontra una ragazzina anch’essa scampata alle bombe.
Abbiamo cercato uno stile narrativo che in modo leggero potesse raccontare un tema così forte. Le immagini orribili delle guerre invadono già la quotidianità di piccoli e grandi, per questo motivo abbiamo voluto raccontare una piccola storia dentro il dramma, una parentesi di amicizia improbabile che si rivelerà essere di vitale importanza.

Teatro di narrazione / Immagini dal vivo
Età:
dai 5 ai 10 anni

“C’erano una volta, in un tempo lontano, 4 sorelle e 3 fratelli. Quello era un tempo strano, in cui c’era una grande carestia, la carestia più grande di tutti i tempi, ma anche quella era una strana carestia. Difatti, non era il pane a mancare, quello che mancava era la vita. Perché in quel tempo strambo, a causa della Grande Paura che incombeva, i bambini e le bambine trascorrevano tutto il tempo in casa, senza più conoscere le cose del mondo.”

Così comincia la storia delle sorelle e dei fratelli Pollicicchio che decidono di lasciare la casa e attraversare il bosco in nome della libertà e dell’avventura. Uno spettacolo per superare le paure e riflettere sulla fratellanza e la sorellanza di tutte le creature.

Teatro d’attore
Età:
dai 6 ai 10 anni

Lo spettacolo è immaginato come una sorta di “Bestiario”, una raccolta di favole che i bambini pescano a sorte, e che hanno per protagonisti gli animali: galli, ricci, volpi, formiche, topi, talpe,
asini e lucciole.

All’interno di un baule ci sono tutti gli oggetti e i costumi per trasformarsi in animali, due attrici interpreteranno le storie accompagnate da due musicisti.
Siamo partiti dai gesti ricorrenti della gente, che in modo naturale si trasformano in suoni e in parole, creando una continuità organica dalla carne che si fa verbo, o come è stata definita, “la lingua della confidenza originaria”.

Primaria e medie

Teatro d’attore
Età:
dai 6 ai 10 anni

Lo spettacolo è immaginato come una sorta di “Bestiario”, una raccolta di favole che i bambini pescano a sorte, e che hanno per protagonisti gli animali: galli, ricci, volpi, formiche, topi, talpe,
asini e lucciole.

All’interno di un baule ci sono tutti gli oggetti e i costumi per trasformarsi in animali, due attrici interpreteranno le storie accompagnate da due musicisti.
Siamo partiti dai gesti ricorrenti della gente, che in modo naturale si trasformano in suoni e in parole, creando una continuità organica dalla carne che si fa verbo, o come è stata definita, “la lingua della confidenza originaria”.

Teatro di narrazione 
Età:
dai 6 ai 12 anni

La storia di Quercia, Melo, Ulivo, Abete e altri alberi monumentali, riuniti in assemblea plenaria per decidere come risolvere un grave problema che li affligge: il comportamento dell’umano.

Gli alberi comunicano dal luogo dove vivono, a volte da distanze lontanissime, grazie ad un intricatissimo sistema di radici.

Durante una passeggiata nel bosco, due ragazze inciampano in una voce proveniente da un
tronco cavo, un evento eccezionale, solo orecchie attente possono ascoltare.

Teatro di narrazione 
Età:
dai 7 anni

Pinocchio accompagna con le sue avventure i bambini di tutto il mondo.
È entrato a far parte del nostro immaginario fino quasi ad avere una vita autonoma dal romanzo che lo ha generato.

La sua storia è ricca di personaggi allo stesso tempo affascinanti e inquietanti ed il mondo che Pinocchio attraversa è a volte accogliente, a volte misterioso, a volte crudele. Pinocchio dovrà affrontare la realtà fatta di inganni, commozioni, costrizioni, affetti, compromessi, paure con la propria ingenuità, la voglia di conoscere e di sentirsi vivo.

Teatro d’attore e video-teatro 
Età:
dagli 11 anni

Tratto dal testo di Elsa Morante Il mondo salvato dai ragazzini.

Una disubbidienza straordinaria è la storia di Carlotta, studentessa delle medie di Berlino, ragazzina ariana che, di fronte all’ordinanza di portare la stella gialla per tutti i Giudei, risponde con una disubbidienza straordinaria.

Da quel giorno uscirà di casa con la stella gialla in petto, come una rosa e presto tutti a Berlino indosseranno la stella gialla.

Giovani

Teatro d’autore
Età:
dai 14 anni

Ci hanno dato la città è la storia di un gruppo di giovani a cui viene data la possibilità di cercare città a loro misura. Nella ricerca si scontrano con i depistaggi di figure inquietanti (gli adulti), voci fuori campo che intralciano il loro viaggio, che si trasforma da subito in un attraversamento di luoghi compromessi, emblema della situazione contemporanea.

I protagonisti attraversano una serie di città immaginarie caratterizzate da situazioni decisamente paradossali ma allo stesso tempo non lontane dal reale.

Teatro d’attore 
Età:
dai 16 anni

Una sedia; una tomba; una montagnola di terra. Un testo dove tutto “sta scritto”: l’Amleto. Un’imperfetta ricostruzione del dramma Shakespeariano è necessaria perché l’attore arrivi a concludere il gioco, “togliersi il naso rosso”, a morire. Il personaggio muore, non l’uomo, che ha ancora qualcosa da dire alla madre defunta. È a lei, sulla sua tomba, che vomiterà addosso parole segrete, logorate dal buio, insudiciate dai troppi silenzi. Confessa.

Tutto questo «sembra», perché questo è recitabile. È la veste, o la scena, del dolore. Quello che è in me va oltre lo spettacolo. [Atto I, scena II]

Teatro d’attore 
Età:
dai 14 anni

“Nessuno può vivere dieci giorni nel deserto senza cibo e acqua, nessuno, o quasi.”

“Marathon des sables” è la storia di un maratoneta, Mauro Prosperi, che nell’aprile del 1994 partecipò alla maratona nel deserto del Marocco e si perse, per poi ritrovarsi dopo dieci giorni.
Un’avvincente impresa agonistica ed allo stesso tempo una condizione universale, quella del perdersi in un deserto.

Nello spettacolo si mescolano due piani narrativi, quello di Cosimo, l’attore, e quello di Mauro, il maratoneta.

Teatro d’attore 
Età:
dai 14 anni

Una lunga confessione davanti a Dio. Che forse non è proprio Dio, che forse è soltanto un sogno, un bellissimo sogno ad occhi aperti. E in questa lunga confessione, delirante, appassionata, sconclusionata e tutte quelle parole che fanno rima con Franco. Gino ringrazia Dio per la vita che gli ha Donato (suo fratello), che si è divertito molto (che non fa rima con Franco ma si è comunque divertito). Ma adesso è ora di andare, di lasciare quella vita che non è più vita, di trovare una morte che morte non è. Gino decide di ripercorrere il suo viaggio, per l’ultima volta.

Tratto dalla vera storia di Carlo Burei, autore del libro “Il Sole Blu”.

Giovani e adulti

Teatro d’attore
Età
: dai 18 anni 

Notte, studio d’artista. Un uomo chino su un tavolo disegna freneticamente, uno via l’altro i fogli scivolano sul pavimento, dal mare di carta che si crea intorno al tavolo emergono delle figure, facce storte occhi grandi e segnati. Sono ombre, presenze mute che accendono la fantasia dell’artista. Dal silenzio di quei personaggi nascono le storie che l’artista racconta e vive sul suo corpo come un gioco che si ripete ogni notte quando il mondo non gli basta più.

Lo spettacolo è pensato come una performance estemporanea in cui l’attore immerso nel paesaggio sonoro, partendo dai suoi disegni inizia ad imbastire una narrazione creata sul momento, non lineare, esplosa, basata sulle storie raccolte ad Alicudi e che di esse ne conserva l’atmosfera onirica.

Famiglie

Teatro d’attore / Teatro di ombre
Tout public

Tutto comincia con un funerale. É il funerale di Melchiorre, pastore macedone, fuggito dalla sua terra a seguito della guerra e giunto in questa terra. É qui che Melchiorre si innamora di Euridice, femmina di altra razza. È uno spettacolo che affronta il tema della diversità e dell’appartenenza ad una stessa terra.

La terra che avete nelle scarpe è la stessa su cui io cammino quella su cui nascono gli alberi e i frutti. La radice Melchiorre.. la radice è quella che ci accomuna, siamo di questa terra e la terra ci tiene tutti. L’occhio inganna e coglie differenze e traccia confini invalicabili, ma c’è in noi qualcosa che somiglia, somiglia al fondo di ogni cosa.