Kashimashi
Kashimashi è il nuovo studio dell’attrice e regista Natasha Czertok, di Teatro Nucleo, nato nell’ambito di un percorso di ricerca sui temi del femminile e sulla rappresentazione di genere. È stato presentato con il titolo provvisorio di “Private Bestiary” al festival Altre Visioni Coltano (Pisa), al Festival Totem Scene Urbane di Pontelagoscuro (Ferrara) e all’International Frauen Theater Festival a Francoforte.
Il titolo riprende ironicamente un utilizzo stereotipato e discriminante nella lingua giapponese: Kashimashii vuol dire infatti “rumoroso, caotico” regalo di una visione tradizionale che vorrebbe un capannello di donne come origine di confusione e disordine.
Il genere determina il nostro agire quotidiano: gesti, comportamenti, riti sociali. Con la lente di ingrandimento della ricerca teatrale il “bestiario privato” di Natasha Czertok si insinua, con una buona dose di autoironia, nelle dinamiche legate a quella che siamo soliti definire “normalità” e agli stereotipi in cui ci riconosciamo / che rifiutiamo /in cui ci sentiamo costretti. La messa in forma del mondo che l’essere umano mette in campo per essere efficace nel suo tendere all’universalità si serve, obbligatoriamente, di una modalità simbolica, ed è a questi simboli che si fa riferimento nella performance. Per arricchire questo sguardo la regista e interprete ha scelto la modalità del “laboratorio
aperto” invitando un gruppo di amici e colleghi diversi per età, sesso, appartenenza etnica e sociale ad inviare i loro contributi.
Di e con Natasha Czertok
Musiche Vincenzo Scorza
registrazioni audio Alessandro Campioni
Disegno luci Franco Campioni
Maschera Beatrice Pizzardo
contributi poetici e sonori : Stefania Bruno, Mara Guidi, Sara Draghi, Hassan Al Aouni, Massimiliano Piva, Elisa Bottoni, Elisa Galeati, Barbara Chinaglia, Valentina Caggio, Martina Pagliucoli, Andrea Amaducci, Marco Pasquale, Anidia Villani, Marcela Grassi, Marcella Formenti, Emanuele Piva, Alvise De Fraja, Marcos Ariel Rossi