Nel poema epico “Le Argonautiche” si racconta del viaggio affrontato dagli Argonauti per conquistare il Vello d’oro, il manto di un ariete sacro a Zeus che ha il potere di curare le ferite. Guidati da Giasone, gli eroi affronteranno incontri straordinari e terribili prove pur di ritornare finalmente a casa. Gli eroi nel nostro caso sono tutti gli adolescenti che si mettono in viaggio, reale o metaforico che sia.
Questo esito scenico nasce dal progetto Tuttùn-la non-scuola a San Chirico Raparo, promosso dalla società cooperativa “Il Sicomoro” di Matera, in collaborazione con Q Academy, Teatro delle Albe/Ravenna Teatro, Punta Corsara e IAC Centro Arti Integrate.
Tra ottobre del 2016 e aprile del 2017, Alessandro Argnani per il Teatro delle Albe ed Emanuele Valenti per Punta Corsara hanno guidato il laboratorio non-scuola “Argonautiche” a San Chirico Raparo, un piccolo paese della Basilicata, coinvolgendo gli adolescenti del paese e gli ospiti della comunità per minori non accompagnati arrivati dal Gambia, Costa d’Avorio, Ghana, Mali. Contemporaneamente, a Matera, Andrea Santantonio e Nadia Casamassima per IAC hanno guidato un laboratorio non-scuola con un gruppo di adolescenti materani.
Nell’aprile del 2017, i due gruppi si sono incontrati e hanno dato vita all’esito scenico “Argonautiche”. Nel luglio dello stesso anno, il laboratorio si è aperto a nuovi partecipanti e l’esito scenico è stato riallestito a Matera, all’interno di Nessuno Resti Fuori – festival di teatro, città e persone.
L’esito scenico “Le Argonautiche”, come nella tradizione della non-scuola del Teatro delle Albe, raccoglie e fa incontrare selvatichezze, storie, dialetti, sogni dei ragazzi e delle ragazze “mettendo in vita” il testo di Apollonio Rodio.
Articolo di Andrea Porcheddu sullo spettacolo
Servizio di Rai 3 – Tre Soldi > Giasone l’africano