Insegnami a volare
con Valeria Apice, Giulia Castellani, Federica Bracarda, Riccardo Savelli
regia di Valerio Apice
drammaturgia di Valerio APice e Giulia Castellani
maschere di Sara Sartori – Museo Internazionale della Maschera Amleto e Donato Sartori
Scene e costumi di Luciana Strata
“Insegnami a volare” è uno spettacolo liberamente ispirato al noto romanzo “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepúlveda.
Una gabbiana, per colpa di una macchia di petrolio, atterra in fin di vita su un balcone, dove si trova il gatto Zorba. Prima di morire, l’uccello riesce non solo a deporre un uovo, ma anche a farsi promettere dal gatto: di non mangiarlo, di averne cura e soprattutto di insegnare a volare al piccolo che nascerà.
Così, dopo la morte della gabbiana, Zorba, insieme al sostegno di altri suoi amici felini, manterrà fede alle tre promesse e aiuterà la piccola gabbiana a spiccare il volo.
La storia della Gabbianella viene pubblicata per la prima volta nel 1996, ma è uno di quei racconti che rimane sempre attuale perché parla con semplicità e garbo di temi complessi come la morte, il prendersi cura dell’altro, la solidarietà, la scoperta e la conoscenza di chi è diverso da noi. Non manca anche uno spunto di riflessione che riguarda l’ambiente e i danni che possono essere procurati dalle azioni irresponsabili dell’uomo.
Nell’adattamento teatrale la storia viene raccontata attraverso l’uso delle maschere, insieme alle tecniche del teatro d’attore, ai linguaggi del teatro di figura e alla musica dal vivo. Lo stile può essere definito commedia dell’arte per l’infanzia perché le maschere sono protagoniste di gag e situazioni archetipiche che abitano lo spazio del gioco e della favola.