HUMUS è il progetto triennale di residenze artistiche nei territori immaginato da IAC Centro Arti Integrate con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Basilicata e del Comune di Matera.
Il progetto realizzato nell’ambito di ‘Residenze’ D.G.R. 2021/2022 – D.M n°332 del 27/07/2017 art. 43 Accordo di programma interregionale triennale 2022 – 2024. Avviso pubblico Progetti di residenze per ‘ARTISTI NEI TERRITORI’.
HUMUS è il titolo del progetto di residenze immaginato da IAC Centro Arti Integrate per il triennio 2022/2024.
L’humus è quella sostanza in grado di attivare grandi processi creativi, un sostrato di fattori ambientali, sociali, morali, culturali, politici, storici ed economici che favorisce il sorgere di dinamiche, manifestazioni ed espressioni artistiche.
Il progetto di residenze HUMUS si propone di sostenere artiste, artisti, collettivi e compagnie che promuovono temi e visioni politiche e ambientali a sostegno e sviluppo delle nuove generazioni.
L’intero progetto prevede un confronto attivo tra processi artistici e creativi e comunità, fin dalle prime fasi di avvio.
Le tematiche del bando sono state discusse durante degli incontri pubblici, che hanno portato un gruppo di cittadine, cittadini e organizzazioni del territorio, ad individuare le aree tematiche, avvertite come questioni urgenti da affrontare. I progetti di residenza selezionati si confrontano con la comunità, senza chiudersi in una ricerca isolata, nutrendosi al contrario delle tensioni vitali che il territorio presenta. Alle proposte selezionate verrà chiesto di prevedere momenti di incontro con organizzazioni o movimenti, in rappresentanza di specifiche aree della comunità, al fine di continuare a nutrire quell’humus generato nelle precedenti edizioni.
Matera è la città dove negli ultimi 10 anni, grazie al percorso di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, si è sperimentato tanto sulla partecipazione comunitaria, coinvolgendo cittadine e cittadini. La coscienza e conoscenza collettiva è maturata notevolmente, ed è nostra volontà continuare ad alimentare questa crescita.
Le aree tematiche individuate sono 3:
- Politica e terreno comune
Consideriamo come teatro politico una sfera che non riguarda solo estetica e poetica, ma che abbraccia la dimensione istituzionale, sociale, nonché funzionale del teatro rispetto alla comunità di riferimento.
L’arte è stata utilizzata per affrontare complesse questioni socio-politiche durante alcune delle epoche più difficili, ma come può essere all’altezza del momento e innescare dialoghi significativi sulle varie questioni contemporanee? Dal momento che la società (globale e locale) è attraversata da sempre più pericolose tendenze alla conflittualità e al reciproco disconoscimento, è possibile pensare oggi azioni artistiche e culturali in grado di sminare il terreno?
Il teatro (la produzione artistica in generale) è da sempre strumento di indagine che si confronta con la polis (primo modello della politica bene comune), partecipando al processo educativo collettivo imprescindibile per la crescita e lo sviluppo dei singoli cittadini.
Si avverte in questo momento una distanza tra la politica come cura del bene comune e la politica come occupazione delle istituzioni. La lontananza è avvertita soprattutto dalle giovani generazioni, che non sentono valorizzati i propri bisogni, né il potenziale espressivo e creativo. - Adolescenti e terreno generativo
Adolescenza, dal verbo adolescĕre, crescere, da alĕre, “nutrire”. Un territorio è generativo quando è ricco di opportunità di cui nutrirsi. Queste opportunità in alcuni casi nascono anche da concetti in apparenza di negazione, momenti di contrasto e opposizione.
La collaborazione tra cittadini, amministrazioni, realtà associative può creare un territorio generativo se riesce a pensare agli adolescenti non come un corpo estraneo ma come parte integrante di quel territorio, agenti consapevoli e pienamente protagonisti di uno spazio a loro funzionale.
La distanza generazionale e l’incapacità di dialogare tra forze politiche e abitanti del territorio gridano vicinanza.
Gli adolescenti, che si muovono nelle crepe politiche e sociali, hanno bisogno di spazi polivalenti perché pieni di opportunità, soglie facilmente attraversabili. Il teatro si può porre come ricerca delle esigenze degli adolescenti e come esercizio educativo (dal latino educĕre, tirare fuori). Il teatro tira fuori. Indaga, interagisce e presenta, compiendo un processo che nutre e arricchisce la crescita. - Ambiente e terreno fertile
Dal punto di vista dell’uomo, ambiente indica l’insieme delle condizioni fisiche, sociali, morali, culturali, storiche ed economiche in cui un individuo vive e che lo definiscono. La produzione artistica in generale e il teatro in particolare, da sempre si confrontano con l’ambiente in cui prendono forma.Negli ultimi tempi si fanno sempre più consistenti le considerazioni di come la produzione artistica debba mostrare maggiore attenzione alla tutela ambientale, sia provvedendo al minor uso e consumo di fonti energetiche e materiali non riutilizzabili, sia sensibilizzando le persone su stili di vita più rispettosi dell’ambiente in cui viviamo.
Il mondo in cui ci troviamo ad operare e vivere deve essere percepito in modo complesso ed interconnesso, bisogna pensarsi immersi in un ecosistema da salvaguardare, per raggiungere la consapevolezza che anche l’azione individuale può contribuire alla giustizia ambientale.